Sospesa

Finché siamo in salute, il tempo ci sembra infinito e lo sprechiamo a piene mani. Poi, d’improvviso o pian piano, ci accorgiamo di averne poco o solo degli scampoli e diventiamo consapevoli dell’immenso valore del tempo, da dedicare a chi amiamo, a chi ha bisogno, a fare progetti, ad esplorare ancora il futuro per sé e per gli altri.

In questo libro c’è la narrazione di come l’autrice e protagonista - Anna Rita Montemaggiore -, dopo un grande dolore e la scalata faticosa del pozzo nero verso il sole, dopo un’esperienza kafkiana, riesca a dare il giusto valore al tempo che fugge ed accettarne i segni sul corpo che invecchia. I ricordi belli dell’infanzia e dell’adolescenza, vissute nel suo Veneto dei Sette Comuni, la sua famiglia, cane compreso, l’amicizia con Jolanda l’aiuteranno verso la rinascita, ancora capace di meravigliarsi per i piccoli grandi miracoli della natura, che ignoriamo o critichiamo nella frenesia della vita in città.