Il Signor Mannè e il passero Sebastian - Roberto Marino

Roberto Marino ci propone un romanzo breve che racconta un rapporto particolare tra un uomo e un passero, dal punto di vista di quest’ultimo.

Un punto di vista particolare che permette, nella narrazione, di svuotare i comportamenti umani da ipocrisie, da artefatti sociali e culturali e di riportarli alla loro essenza più intima. Quella che a volte appare come ingenuità da parte di Sebastian nel descrivere le azioni dei protagonisti che si susseguono nel giardino del signor Mannè è in realtà un espediente per riflettere sulle fragilità, le emozioni e lo scorrere della vita umana, mettendone a nudo la natura profonda e spontanea.

Lo stile di Roberto riserva al lettore una delicatezza espressiva che amplifica il contrasto tra la gentilezza delle parole e dello stile narrativo e le nefandezze che vengono raccontate in alcuni passaggi e, allo stesso tempo, dona dignità etica e morale a comportamenti quotidiani ai quali spesso non siamo in grado di assegnare il valore che meriterebbero.

Il registro volutamente fanciullesco, a tratti poetico, che caratterizza tutto il libro smuove in chi legge sentimenti di commozione e porta a una riflessione sul reale significato delle parole che usiamo e dei gesti che abitualmente facciamo, avvertendoci della forza, anche distruttiva, che possono esercitare verso chi dovesse essere vittima di pregiudizi, illazioni, violenza.

Il passero Sebastian diventa così la voce profonda della nostra coscienza, meno saccente del grillo parlante di Collodi e più affine al candore fanciullesco che abbiamo avuto negli anni dell’infanzia e che col passare del tempo abbiamo dimenticato.