Ciao Una Tata, l'opera prima di Martina Capovin
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Esce ai primi di novembre l'opera prima di Martina Capovin, giornalista televisiva bolzanina classe 1986.
"Ciao una Tata - Non sapevo come affrontare il dolore. E allora ci ho riso su" è un'opera intensa, che racconta con un inedito stile le vicissitudini familiari, anche tragiche, dell'autrice. Ma contrariamente a quanto si potrebbe peNsare, non si tratta di un dramma: in quest'opera si ride molto più di quanto non si pianga, pur trattando con estrema delicatezza argomenti difficile come la morte.
L'ironia pungente di Capovin accompagna il lettore nel suo mondo, invita alla riflessione, strappa sorrisi, a volte amari, crea una profonda empatia tra autrice e lettore, con un saliscendi di emozioni senza soluzione di continuità dalla prima all'ultima pagina.
E se si ride con Martina di un dolore altrimenti difficile da gestire, e, pur non scomparendo, questo dolore risulta lenito dall'amore che, ridendo, riusciamo a cogliere appieno nelle parole di Martina.
La violenza del dolore, invece, quando non è in alcun modo aggirabile, si trasforma in spazi vuoti, nell'economia delle parole e raggiunge il lettore come un pugno allo stomaco.
È l'unico elemento che ci riporta alla cruda realtà, sebbene tutto il libro ci porti a pensare che, con ogni probabilità, esiste più di una realtà possibile. non stupitevi, quindi, se alla fine del libro, una volta chiuso e riposto su uno scaffale, vi troverete ad aspettare anche voi una telefonata dal Paradiso.
Martina Capovin presenta in anteprima il suo libro a Bolzano, il 15 novembre 2022 alle 18:30.